La Chiesa abita la terra e vive la fede immersa nell’oggi, confrontandosi quotidianamente con il mondo del lavoro, della scuola e della formazione, gli ambienti sociali e culturali, gli aspetti cruciali della globalizzazione.
Grazie a questo confronto la Chiesa è pienamente consapevole di non essere più il punto di riferimento centrale per la vita delle persone: per molti il Vangelo non serve a vivere. Questa acquisizione, però, non ha portato un cambiamento nel modo di essere Chiesa: si ripropongono schemi e prassi tradizionali come se la “decentralizzazione del Vangelo dalla vita” non fosse mai avvenuta.
I percorsi formativi e spirituali sembrano sempre più autoreferenziali, senza interazione col mondo esterno. A questo si aggiunge l’incapacità di prendere posizione rispetto ad alcuni grandi interrogativi che attraversano la cultura contemporanea: cambiamenti climatici, diritti umani, fine vita, migrazioni, precarietà del lavoro, povertà sempre più diffusa. Si fatica a schierarsi con gli ultimi e si guarda con pregiudizio il mondo della politica e dell’impresa. Manca una capacità di pensiero e di proposta adeguata nei confronti delle istanze concrete del vivere odierno.
In un contesto storico caratterizzato da una diffusa individualità e ricerca dell’interesse personale, il mondo tuttavia guarda ancora con favore alla Chiesa e al suo continuo sforzo di mantenere comunione e unità al suo interno. Inoltre viene apprezzato il patrimonio culturale rappresentato dalla Dottrina sociale. Emerge nei confronti della Chiesa un sentimento di attesa e aspettativa più che di delusione e sfiducia. In molti c’è una domanda di rapporto con la Chiesa, la sete di un buon annuncio, il desiderio di una parola di Vangelo. Anche se il giudizio non sempre è chiaro, forse per educazione o tradizione, si percepisce che dalla Chiesa può venire un bene per sé. Tutto questo si traduce in una richiesta di vicinanza, di amicizia cristiana, di collaborazione insieme per il bene comune, che viene posta dalle persone di tutti gli ambiti: la scuola, l’università, il lavoro, l’impresa, l’arte, la politica, lo sport.
Finora la Chiesa, nella sua lunghissima storia, è riuscita ad affrontare crisi, fratture e cambiamenti come delle opportunità per evolvere. Accogliendo il Vangelo e le istanze del mondo la Chiesa ha cercato di stare al passo con i tempi e di misurarsi su grandi temi anche scomodi. La velocità dei cambiamenti attuali e le trasformazioni in atto richiedono ai battezzati un rinnovato ascolto, un dialogo sincero e il coraggio delle scelte. Per leggere i segni dei tempi è fondamentale tornare alla fonte: Gesú Cristo. La proposta di umanizzazione incarnata da Cristo è sempre sorprendente e profetica, riguarda ogni uomo e ogni epoca.
Anche oggi la Chiesa è chiamata ad incarnarsi in questo tempo, ad arricchirsi e lasciarsi trasformare dalla vita degli uomini e delle donne di oggi per continuare ad essere fedele alla propria missione evangelizzatrice.