Sinodo. Questa parola viene dal greco “camminare insieme”. Il vescovo Claudio ha chiamato tutti noi ad un grande cammino di riflessione, ascolto, racconto e sogno per il futuro, che durerà alcuni anni e punta al rinnovamento del modo di essere Chiesa. Chiede una indicazione per ripensare la Chiesa di domani: il Sinodo dà la parola a tutti, perché ciascuno possa dare il proprio contributo e perché dall’ascolto di tutti possano nascere scelte significative. Il tempo di pandemia che stiamo vivendo, che ha scardinato ciò a cui eravamo abituati, è un tempo propizio per ascoltarci davvero.
Il vescovo Claudio nell'omelia per la celebrazione di Indizione del Sinodo (16 maggio 2021) ha sottolineato:
È arrivato il tempo di una comprensione di questa lunga esperienza per capire, dalle tracce lasciate dai nostri passi, dove lo Spirito ci sta orientando. Lo Spirito ha agito anche fuori dalla nostra storia diocesana attraverso molte e diverse manifestazioni, ma a noi è consegnata questa porzione di Chiesa, quella radicata in questa terra e in questa storia. È tempo quindi di una sintesi ecclesiale che permetta di guardare al futuro “insieme”, con un rinnovato coraggio; anzi con un rinnovato entusiasmo. Grazie al Cielo non ci sono rotture e tensioni straordinarie. Il nostro è tempo di pace e quindi è tempo favorevole per una riflessione serena e per scoprire la vocazione della nostra Chiesa patavina, per guardare con fiducia avanti.
D'altra parte questo tempo pome molte sfide a livello ecclesiale, sociale e soprattutto culturale: il Covid 19 le ha evidenziate e noi le accettiamo, obbedienti alla nostra vita concreta, come spazio per la missione di preparare ai nostri figli un domani e una terra, sempre promessa, "dove scorrono latte e miele".